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Ferraris

La storia di una famiglia, di donne e di uomini che, generazione dopo generazione, hanno scelto di resistere, prendendosi cura del territorio in cui sono nati e in cui, da sempre, credono.

All’inizio del secolo scorso, anche nonno Luigi, come tanti, partì per il Nuovo Mondo. La corsa all’oro permise però alla moglie Teresa di coltivare il sogno a Castagnole Monferrato. Ed è qui che, in Via al Castello, prese forma la prima cantina Ferraris Agricola.

Oggi Ferraris Agricola è un punto di riferimento nel mondo del Ruchè e il punto di riferimento del Ruchè nel mondo.

Luca Ferraris è la quarta generazione di produttori in famiglia che, come il bisnonno Luigi, ha scelto di viaggiare e, con radici ben salde nel Monferrato, di farsi ambasciatore di un vitigno, di un’uva e di un vino le cui radici, a tratti, paiono misteriose.

Passione, cultura e coraggio hanno guidato la cantina verso una naturale crescita: se nel 2000 si contavano 10.000 bottiglie prodotte, oggi Ferraris Agricola ne conta 300.000 su oltre 35 mercati differenti.

Fu proprio Luca Ferraris, nel 2007, a comprendere a fondo le peculiarità del vitigno Ruchè, capace, come le più importanti uve, a resistere nel tempo. Nasce così Opera Prima. Ma non è tutto. Luca Ferraris fu scelto inoltre da Don Giacomo Cauda, padre putativo del Ruchè, come erede di Vigna del Parroco: chiamato quindi a prendersi cura della storia e del futuro dell’antico varietale.

Produrre vini, per la famiglia, significa rispettare: il territorio, la vigna, le persone e i loro talenti. All’interno dell’azienda, sono impiegati per 75% giovani con meno di 40 anni, scelta necessaria per guardare al futuro del Ruchè. Luca Ferraris coltiva e si impegna a divulgare la cultura di questo antico vitigno. La cantina storica, quella acquistata nel 1921 da nonna Teresa, oggi è un museo, patrimonio materiale e immateriale di una famiglia e di un territorio, tra spazi secolari adibiti alla produzione del vino e strumenti da lavoro.

Protagonisti indiscussi sono gli infernot, tunnel scavati nella roccia, patrimonio collettivo, dove temperatura e umidità garantiscono l’ottima conservazione delle migliori annate. E poi, nella nuova sede la rinnovata sala degustazione e lo spazio verde dell’AgriChiringuito per offrire prospettive ed orizzonti differenti a chiunque scelga di scoprire il Ruchè, attraverso il tempo e gli uomini che lo hanno reso tale.

Attività Proposte

1

Visita al Museo del Ruchè con Degustazione

L’esperienza prevede la visita guidata del nuovo museo appena restaurato, che preserva gli archi di antichi mattoni semplicemente appoggiati su pareti di tufo e dell’Infernot, scavato a mano nel tufo.

Alle fine della visita si proseguirà nella nuova sala degustazione ricavata dal vecchio fienile della cascina di famiglia adiacente al museo.

La degustazione di 4 vini sarà accompagnata da grissini e da un tagliere con un salame e formaggio locali.

30€ a persona

2

Visita al Museo del Ruchè

L’esperienza prevede la visita guidata del nuovo museo appena restaurato, che preserva gli archi di antichi mattoni semplicemente appoggiati su pareti di tufo e dell’Infernot, scavato a mano nel tufo.

Alla visita seguirà la degustazione di un calice di Ruchè.

15€ a persona

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