Garrone Evasio

“La terra non è nostra, noi siamo solo di passaggio, siamo dei pellegrini”. In questa frase biblica si racchiude la filosofia della famiglia Garrone che, da oltre cent’anni, si prende cura della vite e del territorio tra i comuni di Grana, Montemagno e Castagnole Monferrato.

Oggi Dante e Marco Garrone, insieme alla moglie Cinzia, e ancora prima il nonno e il papà, mettono al centro il ruolo dell’uomo e del viticoltore che è complice ed alleato della natura. La terra, infatti, secondo i due fratelli, non può e non deve essere sfruttata. Nasce così un vino espressione di un’agricoltura sostenibile, senza chimica né diserbanti.

Vini Garrone è stata tra le prime aziende a investire sul vitigno Ruchè nel territorio di Grana, un atto di fiducia verso un’uva a tratti misteriosa ma capace di offrire bouquet e aromi unici.

Ancora oggi, a Grana, si trova uno di quei vigneti messi a dimora della famiglia nella seconda metà del XX secolo. Nella mappa dell’azienda, non poteva mancare un appezzamento a Castagnole Monferrato, il comune che, per eccellenza, è ambasciatore del Ruchè a cui si somma Montemagno.

I vini della famiglia Garrone, non solo Ruchè ma, tra gli altri, anche Freisa d’Asti DOC, Barbera d’Asti DOCG, Barbera d’Asti DOCG superiore, Grignolino d’Asti DOC, portano con sé l’attenzione alla terra, l’impegno a preservare le condizioni idrogeologiche del suolo e la solidità di una famiglia che crede in un territorio.

L’attività di affinamento viene ancora svolta nella cantina storica che oggi ospita anche un piccolo museo: tra attrezzi, bottiglie e tradizioni di una storia che non può essere dimenticato.

La vinificazione e le successive attività si svolgono in un impianto più moderno, a cavallo tra il passato e la necessaria evoluzione tecnologica. Un percorso iniziato quando Evasio Garrone, il nonno di Dante e Marco raccontava il vino del Monferrato tra Piemonte, Valle e d’Aosta e Lombardia e proseguito da chi oggi ha ancora in piedi ben ancorati nella sua terra.